I nostri legni

Per quanto riguarda il rovere, questo contiene sostanze nobili che agiscono sul vino in maniera molto equilibrata, creando prodotti dal gusto rotondo ed esenti da spigolature. Proviene dalla Francia, dall’ America e dai paesi dell’Europa orientale quali l’Ungheria, la Croazia, la Slovenia, la Bosnia, la Serbia o l’Albania.

Il castagno invece, legno autoctono del nostro territorio, viene prelevato direttamente dalle foreste della nostra Irpinia; a differenza del rovere questo legno va a verticalizzare il prodotto al suo interno, in partenza presenta un tannino molto pronunciato, che viene però attenuato da una stagionatura naturale molto lunga.

Una volta prelevati dalle foreste, i tronchi vengono trasportati nella nostra segheria dove diverranno le doghe per le nostre botti, attraverso i metodi del segato di quarto e dello spacco; entrambi i metodi non interrompono le fibre del legno bensì le mantengono parallele.

Una volta segato, il legname viene lasciato stagionare naturalmente per un periodo che va dai 3 ai 5 anni a seconda del tipo di legno; verifichiamo periodicamente l’andamento della stagionatura, che è un passaggio fondamentale della lavorazione del legno, questo perché se il legname venisse essiccato artificialmente, una volta messo a contatto con un liquido, si rigonfierebbe fino a far deformare il recipiente dando luogo a perdite irreparabili; inoltre solo gli agenti atmosferici degradano la linfa e ne solubilizzano i tannini duri, garantendo una cessione aromatica morbida e “dolce” del legno. Nei periodi di alta siccità, provvediamo a bagnare il legno, in modo da avere condizioni ottimali per una buona stagionatura.